Hey come stai?
E’ decisamente passato del tempo dall’utilma volta in cui ci siamo visti su queste pagine, e oggi ritorno con un contenuto che spero possa aiutari a capire come creare un brand, cioè come riuscire a valutare la bontà della tua idea di business, creare un marchio vincente e possibilmente, mettere insieme i primi tasselli per avviare la tua impresa personale.
Se è la prima volta che arrivi sul mio blog, you are welcome!
Mi chiamo Silvia, sono una consulente di comunicazione online.
Lavoro interamente da remoto, aiutando freelance e piccole e medie imprese a creare strategie di content marketing basate su brand solidi, trovare clienti e crescere nei propri mercati di riferimento.
Nel tempo libero continuo a studiare troppe lingue, fotografare e scrivere di viaggi (perché vivo, finalmente, viaggiando).
Long story short (all’Inglese devi abituarti se vuoi leggermi), oggi parliamo di branding e vediamo insieme come creare un brand.
Se ti stai chiedendo invece, che cos’è un brand, te ne parlo in questo articolo.
Ecco di cosa parleremo:
Cosa vuol dire creare un brand?
Vediamo insieme cosa vuol dire creare un brand.
Quali caratteristiche deve avere?
Come decidere quali sono gli attributi vincenti del nostro marchio?
E una volta che ci siamo occupati della creazione di un brand, per renderlo conoscibile e attirare clienti (disposti a comprare ciò che il nostro brand ha da offrire), come possiamo promuoverlo?
Vediamo quindi passo per passo quali sono gli step per ideare e definire un marchio e poi, capiamo come lanciare un brand sul mercato per attirare i clienti che desideriamo raggiungere.
Are you ready ready ready?
Come creare un brand da zero
Il primissimo passo da compiere nella creazione di un brand è analizzare il mercato nel quale vogliamo che il nostro marchio venda i suoi prodotti.
1. Fai ricerca di mercato
[In questo articolo ti spiego come fare una ricerca di mercato in autonomia ]
2. Definisci (se necessario) le caratteristiche del tuo prodotto in base ai risultati della ricerca
Se vogliamo creare un brand da zero, iniziamo pensando a quale prodotto o servizio vogliamo vendere grazie a quel marchio, poi studiamo le caratteristiche della nostra concorrenza e capiamo anche bene quali sono quelle della nostra audience (i nostri potenziali acquirenti).
Una volta capito “cosa vogliamo vendere” dobbiamo spostarci sulla analisi del “chi lo vuole comprare e perché”.
Capire perché qualcuno dovrebbe comprare il nostro prodotto è un elemento chiave della strategia di branding.
3. Identifica il tuo cliente target
Fare un identikit del nostro cliente ideale, delle sue caratteristiche psicologiche, delle sue abitudini, del suo budget ma anche della sua visione del mondo, ci aiuta in maniera determinante ad inventare un marchio.
Il nostro marchio infatti, deve avere certi attributi (visivi e valoriali) che combaciano con quelli del nostro cliente ideale.
ESEMPIO PRATICO
Immaginiamo di “aprire un brand” così come apriremmo un bar che vende caffé prodotto in maniera eco-sostenibile.
Il cliente ideale del nostro eco-bar potrebbe essere Lucia, ricercatrice universitaria, sensibile ai temi della crescita sostenibile e della solidarietà internazionale.
“Lucia ha cura dell’ambiente, e quando può predilige confezioni di carta a quelle di plastica, è vegetariana, compra frutta e verdura di stagione, è interessata alle questioni globali come sviluppo e disugualianza.
Il nostro eco-bar per attirare Lucia dovrà avere un arredamento sui toni neutri dove la luce naturale, i tavoli, le sedie di legno e le piante ornamentali invitano gli avventori a gustarsi il caffé con calma, leggendo un libro, o lavorando da un portatile.”
Perché oggi avere un brand fa la differenza
Ecco spiegata in modo semplice l’importanza di elementi valoriali e visivi nella defizione di un brand.
Quando creiamo un marchio dobbiamo tenerli entrambi a mente. E attenzione ad accertarsi che i secondi rispecchino a pieno titolo i primi.
Se apriamo l’eco-bar non si può servire il caffé nella plastica per risparmiare, right?
Ora fai una bella pausa e prenditelo davvero questo caffé perché sto per dirti quello che probabilmente ti interessa più di tutto, ed è come avviare un brand online!
Ricordi che ti ho detto che mi trovo in Rwanda adesso vero?
Mmm, forse non l’ho detto ancora. Comunque, si, ti scrivo da un Airbnb di Kigali, capitale del Rwanda, dove sono arrivata da circa un mese.
Io, ho avviato e lanciato il mio brand online, e oggi ti parlo del primo step da compiere per fare lo stesso.
So stick with this!
Ci siamo quasi!
Se sei tra i curiosi in questo post Instagram di tempo fa parlavo proprio di che cosa ho fatto per iniziare (corsi, formazione, primi clienti):
Ma torniamo a noi:
Come avviare un brand online?
Quando vogliamo lanciare un marchio in rete dobbiamo tenere a mente tutte quelle caratteristiche viste prima e rapportarle al mondo del web.
Don’t worry I’ll make this clear!
In altre parole, non è difficile come sembra.
Serve ricercare in rete che cosa fanno i competitor, cioè quei marchi che offrono prodotti simili al nostro. E serve poi capire come si presentano sui loro canali digitali.
Domande utili da farsi per distinguersi dai competitor
Hanno un sito web?
Se si, com’è? Quale grafica usano? Sono immagini? Di che tipo?
Come fanno marketing?
E poi, analizzando l’audience, cioè i nostri clienti potenziali, serve chiedersi: cosa fanno online questi clienti? come e dove li trovo?
Come conosco i loro comportamenti di consumo nella rete?
C’è un social media che il mio cliente ideale usa più di un’altro?
E via dicendo.
Attraverso una ricerca di mercato online riusciamo a trovare la risposta a queste domande e perfezionare la nostra strategia di branding.
Molto spesso, analizzare il mercato rende chiari alcuni aspetti che a prima vista avevamo trascurato e che invece risultano risolutivi nella sopravvivenza o nella crescita del business.
Quanto costa creare un proprio brand
Ma veniamo al nodo della matassa: quanto costa costruire un brand?
Che si tratti di fare un marchio destinato alla rete oppure di definire un brand dedicato alla vendita offline valutarne i costi è un passaggio idispensabile.
E’ chiaramente impossibile parlare di costi in maniera assoluta, perché questi cambiano a seconda del mercato di riferimento e a seconda del prodotto che si intende offrire.
Senza contare il costo che può avere registrare un marchio (anche in questo caso il prezzo è veramente variabile), ecco una lista di voci di spesa che serve considerare.
Chiaramente se sai fare in autonomia qualcosa di quanto segue risparmierai sulle singole voci.
Cosa includere nei costi per avviare un brand?
- ricerca di mercato e studio del target e dei competitor
- definizone dell’identità verbale del marchio (naming, payoff, tono di voce della comunicazione, missione, visione)
- definizione dell’identità visiva del marchio (logo, color palette, scelta dei font e della grafica o fotografia)
- creazione di un sito web (che sia online o offline ormai l’identità in rete è praticamente indispensabile)
Dopodiché potresti considerare i costi necessari alla sua promozione: come la definizione di una strategia di content marketing.
In questo caso puoi scegliere se delegarla a terzi oppure se investire in formazione.
Come costruire un brand forte che duri nel tempo
Creare un brand di successo che resista al passare del tempo non è facile.
Il mercato è in continua evoluzione così come le carateristiche dei prodotti offerti dai marchi ai quali siamo più affezionati.
Ma che cos’è allora che ci porta a scegliere certi prodotti nel tempo?
Perché ci riconosciamo in certi marchi?
e spesso, continuiamo a sceglierli anche a scapito di altri più economici e quindi potenzialmente più convenienti?
La risposta è insita negli ingredienti indispensabili a creare un marchio di successo: i valori.
I valori e la nostra visione del mondo sono i fattori di successo di un brand forte che duri nel tempo.
Quando si lavora online, sono esattamente questi valori che fanno nascere le communities.
Che uniscono cioè, un numero elevato di persone che condividono idee, sogni e aspirazioni e supportano nel tempo brand e personal brand.
Come creare un marchio di successo: consigli finali
Eccoci al dunque, sono sicura che il tuo livello di stanchezza ha raggiunto i picchi massimi nel leggere questo articolo su come creare un brand.
Ti assicuro però che questi sono gli elementi che devi considerare se il tuo obiettivo è la creazione di un marchio.
Il processo non è semplice, ma efficace se rimarrai costante nel tempo.
Io ho iniziato da zero, e se oggi lavoro interamente online lo devo soltanto a una forte strategia di personal branding che ho adottato fin dall’inizio.
Spero di cuore che questa guida ti abbia aiutato, ti aspetto su Instagram se vuoi bilanciare il marketing con qualche contenuto più personale, o qui sul mio blog per altri consigli digital!
Un abbraccio,
Silvi
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