Sogni di lavorare da remoto, magari viaggiando in giro per il mondo oppure coltivando il tempo e lo spazio per vivere esperienze di valore con la tua famiglia e le persone a te più care anziché dimenarti tra metropolitana, turni sfiancanti e lavoro legato a un posto fisico?
Beh, mi trovavo esattamente nella tua posizione fino a qualche anno fa quando non sapevo ancora niente su come diventare nomade digitale, né tantomeno chi fossero o che esistessero i nomadi digitali.
Non avevo idea che si potesse lavorare da remoto né quali fossero le professioni che si possono svolgere interamente online. Quando mi sono affacciata a questo tipo di lavoro mi si è aperto un mondo e da lì a pochi mesi ho investito tutta me stessa per avviare il mio business digitale basato sulla scrittura apprendendo copywriting e marketing online.
Ormai sono passati degli anni, ho girato mezzo mondo e creato relazioni di grandissimo valore con collaboratori e clienti che sono felicissima di incontrare anche dal vivo e non rinnegherei mai quella scelta fatta allora.
In questo articolo ho cercato di riunire tutte le informazioni che possono guidarti per diventare nomade digitale, lavorare da remoto e costruire una professione per la vita che desideri anziché accontentarti di un mestiere che ti permetta di sopravvivere.
Cominciamo?
Partiamo dalle basi:
Cos’è un nomade digitale?

Un nomade digitale è una persona che lavora online, sfruttando la tecnologia per svolgere il proprio lavoro da qualsiasi parte del mondo. Non è legato a un ufficio fisico, il che gli permette di viaggiare e vivere in modo libero e flessibile. Grazie a internet e agli strumenti digitali, i nomadi digitali possono lavorare da luoghi esotici, come spiagge tropicali, città vivaci o remote montagne. Questo stile di vita è particolarmente attraente per chi cerca la libertà di esplorare il mondo senza rinunciare a una carriera.
In questi anni ho vissuto in Portogallo, Spagna, Marocco, Ruanda, Uganda, Mozambico, Madeira, Stati Uniti, Centro America e, al momento in cui scrivo questo articolo, sto per ripartire per l’India e posso assicurarti che il solo limite imposto dal mio lavoro è una connessione internet stabile che si trova assolutamente ovunque grazie a una ottima scheda sim locale.
Come diventare nomade digitale: la mia esperienza

Diventare un nomade digitale richiede una serie di competenze trasversali indispensabili per costruire un lavoro slegato da un luogo fisico.
Alcune di queste sono legate al lavoro che scegli di svolgere, e in seguito vedremo alcuni tipi di lavoro che puoi svolgere come digital nomad.
Altre invece riguardano la tua capacità di organizzazione e adattamento perché lavorare da dove vuoi e avere il tempo e la possibilità di gestire le tue giornate porta con se anche tantissime sfide.
Nella mia esperienza, apprendere il copywriting e il marketing online è stato fondamentale. La capacità di adattamento ce l’ho sempre avuta 😉
Ho trasformato la mia passione per la scrittura in un vero e proprio lavoro che mi permette di vivere la vita dei miei sogni, lavorando da remoto e collaborando con clienti di tutto il mondo.
Negli anni, non solo ho trovato la mia strada come copywriter, ma ho anche aiutato molti dei miei clienti a far crescere le loro attività online.
La bellezza del copywriting e del marketing digitale è che si adatta a tantissimi settori e può essere svolto praticamente da qualsiasi luogo, purché ci sia una buona connessione internet.
Se come me ami la scrittura, l’introspezione e ovviamente la flessibilità, questo stile di vita rappresenta un mix perfetto tra libertà creativa e indipendenza economica.
Vita da nomade digitale: come funziona?

Come vivono i nomadi digitali?
La mia risposta breve è: in molti modi diversi.
La vita da nomade digitale può svolgersi ovunque: si può lavorare da ogni luogo, quindi spaziare dalle caffetterie nelle città d’arte, alle remote isole tropicali.
Tuttavia, non si tratta solo di scegliere destinazioni da sogno. È importante organizzarsi bene, trovare spazi di lavoro che favoriscano la concentrazione e imparare a bilanciare lavoro e tempo libero.
Molti nomadi digitali frequentano coworking spaces o si uniscono a comunità di altri professionisti per evitare l’isolamento e mantenere un buon ritmo produttivo.
Personalmente, come ti anticipavo, ho vissuto in mezzo mondo e spesso anche evitando le destinazioni più inflazionate dai nomadi digitali. Tra queste ne sono esempi le Isole Canarie o Bali. Non ho niente contro a questi luoghi ovviamente ma viaggiare per me significa immergermi nella cultura locale e per farlo scelgo di vivere in località che siano il meno toccate possibile dal turismo di massa o dalla migrazione estera.
Eccezione a questa regola è stata la mia carissima Lisbona dove purtroppo gli effetti dei flussi turistici hanno avuto un impatto determinante sul territorio.
Ma che cosa serve per lavorare come nomade digitale? É davvero così facile come sembra?
Gli strumenti di lavoro di un nomade digitale

In realtà, si. Lo è.
Ovviamente gli strumenti che usi dipendono anche dal lavoro che scegli di fare: se sei video maker avrai bisogno di maggiore attrezzatura rispetto a me che scrivo online e, accanto al mio lavoro consulenziale e di formazione mi occupo di consulenze.
Diciamo che I must have di ogni nomade digitale sono:
Un computer portatile: è il cuore del lavoro di un nomade digitale, quindi scegliere un modello affidabile è fondamentale.
Una connessione internet stabile: l’accesso a internet veloce è cruciale. Molti nomadi usano hotspot portatili o schede SIM locali per evitare problemi di connessione (te lo consiglio vivamente se viaggi in paesi remoti perché le loro connessioni wifi sono solitamente poco affidabili).
Un software di gestione del lavoro: programmi come Google Drive (il mio immancabile), Trello, Asana o Notion aiutano a gestire progetti e collaborazioni.
Piattaforme per videoconferenze: strumenti come Zoom o Google Meet sono indispensabili per svolgere video chiamate con clienti e colleghi.
Quali lavori ti permettono di viaggiare?
Ma quindi, come si diventa nomade digitale? Cosa devo studiare per diventare nomade digitale e quali lavori posso fare da casa?
Eccone alcuni. Ti anticipo che questa non è una lista esaustiva, perché viviamo in un’epoca straordinaria per questo motivo e le possibilità sono molte di più.
- Copywriter: ovvero scrivere per aziende e professionisti. Su che cos’è e cosa fa un copywriter puoi leggere qui e studiare con la mia Academy 🙂
- Content creator: creare contenuti per aziende e brand e venir pagato per farlo
- Social media manager: gestione dei profili social per aziende e professionisti
- Graphic Designer: progettazione grafica per vari tipi di aziende.
- Programmatore o sviluppatore web: creazione e manutenzione di siti web o applicazioni.
- Consulente di marketing digitale: aiutare le imprese nella creazione di strategie di marketing online.
- Traduttore/ Interprete: se conosci bene più lingue, puoi offrire servizi di traduzione.
Come ti anticipavo, questi sono solo degli esempi.
Cosa fare dipende dalla tua preparazione e da quali sono le tue passioni.
Parti da quelle per esplorare le diverse opportunità di lavoro cui puoi accedere.
Quanto guadagna un nomade digitale?
Il guadagno di un nomade digitale varia notevolmente in base al tipo di lavoro svolto, all’esperienza e ai clienti oltre che al fatto che lavori in autonomia oppure come dipendente d’azienda.
Se hai un lavoro dipendente il tuo salario è fisso, se sei libero professionista invece potresti guadagnare molto di più (ma anche subire delle fluttuazioni nel reddito).
Parlando di copywriting, un freelance alle primissime armi potrebbe guadagnare circa 1000.00 euro al mese, mentre professionisti più esperti possono arrivare a cifre molto più alte, anche sopra i 5000 euro mensili. In realtà il tetto massimo dei guadagni è dato solo dal modello di business scelto e dalla domanda (che può subire fluttuazioni).
Un altro fattore importante è il costo della vita nei vari Paesi: molti nomadi digitali scelgono di vivere in località dove il costo della vita è più basso, come il Sud-Est asiatico, per massimizzare il proprio guadagno.
Nomadi digitali italiani: chi sono e cosa fanno
In Italia, la comunità dei nomadi digitali è in forte crescita.
Molti scelgono di lavorare da regioni come la Puglia, la Sicilia o la Sardegna, dove possono godere di splendidi paesaggi e uno stile di vita più rilassato. Altri invece si spostano verso destinazioni internazionali come il Portogallo, la Thailandia o il Messico, attratti dalle opportunità di networking e dalle comunità internazionali di lavoratori remoti.
Affacciandomi a questo mondo ho conosciuto moltissimi viaggiatori a tempo pieno, alcune erano famiglie con bambini, altri come me viaggiatrici in coppia oppure single.
Io stessa ho viaggiato col mio compagno e da sola, vivendo in camper o per Airbnb. Insomma, le possibilità sono tantissime e tutte dipendono dalle proprie inclinazioni personali.
Libri sui nomadi digitali: quelli che hanno fatto la differenza per me
Se vuoi approfondire il tema e scoprire di più su questo stile di vita, ecco alcuni libri che potrebbero ispirarti:
Le coordinate della felicità di Gianluca Gotto: il libro che ha risposto ad aclune delle mie domande sul lavoro grazie alla scrittura online quando partivo da zero
Un grandissimo classico è The 4-Hour Workweek di Timothy Ferriss: un classico che ha ispirato migliaia di persone a ripensare il loro rapporto con il lavoro e a esplorare nuove possibilità.
Io l’ho letto dopo due anni che già vivevo in viaggio e l’ho trovato interessantissimo. Posso solo immaginare l’effetto che mi avrebbe fatto se lo avessi scoperto da neofita.
Vagabonding: l’arte di girare il mondo di Rolf Potts: un manuale per chi vuole adottare uno stile di vita nomade, con consigli pratici per viaggiare a lungo termine.
Nomad Capitalist di Andrew Henderson: una guida per chi vuole vivere all’estero e ottimizzare le proprie entrate esplorando le possibilità legate al business offshore.
Perché diventare nomade digitale: due parole per concludere

Diventare un nomade digitale è un sogno per molti, ma come ogni stile di vita ha le sue sfide.
È importante essere realistici e prepararsi a lavorare duramente, imparando le giuste competenze e sviluppando una buona disciplina personale. Spesso la foto da Instagram con il laptop a bordo piscina non corrisponde alla realtà, parola di nomade che ha fatto della franchezza la sua missione personale.
Detto questo, se sei una persona che ama viaggiare e desidera una vita di libertà e avventura, ne vale assolutamente la pena.
Vivere come un nomade digitale ti permette di scoprire nuovi mondi, fare esperienze uniche e crescere sia personalmente che professionalmente.
É una scelta che farei altre mille volte e che rinnovo ogni giorno con grandissima passione.
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