Cos’è il marketing emozionale?

che cosa è un brand

Comincio ogni giorno facendo yoga.

Poi, non per forza in questo ordine,
mi occupo di copywriting e strategia digitale,
scrittura e fotografia di viaggio,
dare fondamenta solide a progetti imprenditoriali ambiziosi legati alla scrittura online.

Oggi capiamo che cos’è il marketing emozionale e perchè è importante per affinare la tua strategia di comunicazione digitale.

Facendo degli esempi pratici, capiamo che c’entra il marketing emozionale con il tuo personal brand e come infine, tutto questo ti aiuterà a aumentare le vendite e rafforzare la tua strategia di comunicazione online.

Prima però mi prendo una tazzina di caffè, mi fai compagnia?

Perfetto, abbiamo tutto per iniziare!

Per sintetizzare ti anticipo il concetto più importante di tutti: si parla dell’importanza del marketing emozionale perchè l’acquisto non è mai il frutto di una scelta completamente razionale, sono le emozioni che la fanno da padrone.

Ecco, in estrema sintesi, perchè le emozioni sono importanti per la tua strategia di creazione dei contenuti digitali. Ed ecco perchè, il content marketing abbinato ad una strategia di storytelling, è lo strumento che ti permetterà di raggiungere esattamente le persone interessate ai tuoi prodotti e servizi.

Io sono Silvia, una consulente di comunicazione online, nomade digitale e content creator. Il mio lavoro consiste proprio nell’aiutare freelance ed aziende ad usare il marketing di contenuto per promuoversi, e oggi ti spiegherò come funziona con esempi pratici e riferimenti alla teoria.

Cominciamo?

Il marketing emozionale secondo Seth Godin

“Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia”

Seth Godin

Seth Godin, scrittore, imprenditore e marketer americano, sintetizza così l’importanza che le emozioni hanno nei processi d’acquisto.

Chiunque abbia un’idea imprenditoriale oppure un progetto da realizzare, dovrebbe prima di tutto riflettere sul motivo per cui i suoi potenziali clienti o sostenitori, dovrebbero sceglierlo a dispetto di qualcun altro.

Rispondere a questa domanda non è semplice e lascia a bocca aperta la maggior parte dei professionisti che si trovano sul mercato. 

Hai mai provato a chiederlo al tuo vicino meccanico?

O al panettiere dove vai tutte le mattine?

Probabilmente queste persone ti risponderebbero che lo fanno perché è il loro lavoro, quindi è il modo che hanno trovato per procurarsi una fonte di reddito.

Facile no? Pensaci un attimo però.

Questo approccio alla vendita è praticabile dal tuo vicino meccanico e dal tuo panettiere di fiducia perché entrambi lavorano in un contesto ristretto e tangibile.

Entrambi vivono la loro quotidianità in una città dove le relazioni si consumano nel quotidiano e ci si parla di persona.

E’ un ambiente quasi “familiare”.

Nelle rispettive botteghe lavorano come consulenti dei loro stessi prodotti, e così facendo, creano una relazione di fiducia con i rispettivi clienti, che in questo modo li scelgono.

Ma come è possibile farsi scegliere nel contesto globale?

Come hanno fatto alcuni marchi iconici nella storia a scalare il mercato e diventare i leader delle loro categorie?

Proveremo a rispondere insieme e vedremo perché le stesse considerazioni si applicano anche al mercato digitale interessando quindi anche aziende più piccole o freelance come me (e forse anche come te!).

Il marketing emozionale secondo Simon Sinek

the golden circle

Simon Sinek nel 2009 col suo libro “Start With Why” introduce la teoria del Golden Circle, che diventa uno dei capisaldi, non solo del marketing, ma anche dell’imprenditoria contemporanea.

Se non la conosci ti consiglio assolutamente di guardare questo Ted Talk “Start with Why: how great leaders inspire action” e di interessarti al lavoro di Sinek in generale perché ha dato un importante contributo al marketing odierno.

Sinek sottolinea una cosa molto semplice: prima di pensare a cosa facciamo dovremmo chiederci perché lo facciamo.

“Start with why” appunto.

Ma capiamo che cosa significa nella pratica “partire dal perchè” e vediamo come si può applicare alla promozione del nostro prodotto.

La teoria del Golden Circle di Sinek

Golden circle in inglese significa “cerchio d’oro” e, dice Sinek, rappresenta la nostra azione (sia come professionisti che come aziende) su tre livelli:

1.   “What”: il cerchio più esterno indica cosa offriamo in concreto (i servizi o prodotti fisici che vendiamo)

2.   “How”: cioè il cerchio intermedio che riguarda come realizziamo questi prodotti o servizi (le caratteristiche del nostro lavoro, strumenti e procedure che adottiamo per produrre)

3.   “Why”: il cerchio centrale che indica il nostro “perché”.

Il “Why” è il nucleo della nostra attività. Ma che significa in concreto?

Il nostro perché racchiude i valori profondi, la nostra visione del mondo, le credenze che abbiamo ed il posto che vogliamo occupare come esseri umani prima ancora che come imprenditori, freelance etc etc.

Partendo da questa analisi, Sinek ci dice che dovremmo sempre iniziare il nostro percorso imprenditoriale partendo dal Why.

Per quale motivo? Beh, inutile dire che sia sempre importante agire con consapevolezza e coltivare principi profondi che muovono le nostre azioni. Ma in una ottica di marketing e di promozione ciò che è anche vero è che sono i nostri valori e le nostre credenze che ispirano le persone a seguirci e a scegliere noi al posto di altri (i nostri servizi invece che quelli di qualcun altro).

Perchè il marketing emozionale è così potente allora?

Il marketing emozionale è potente perché attraverso l’uso delle emozioni unisce le persone verso un valore comune, verso un principio di appartenenza. Le emozioni, infine, orientano le nostre scelte di consumo, più di ogni altro fattore.

Ecco come mai le aziende di maggiore successo usano proprio lo storytelling per emozionare i consumatori all’intenro delle loro strategie di content marketing.

Apple ha emozionato generazioni di sognatori con il suo slogan “Think Different” che rimane uno dei più audaci inviti alla realizzazione e alla crescita personale. 

Patagonia è riconosciuta da sportivi di tutto il mondo come azienda leader per l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Per dirla alla Sinek, il prodotto che offriamo (cioè il what) deve essere il mezzo attraverso il quale concretizziamo i nostri valori (ovvero il why), che usiamo per raccontare al pubblico che vogliamo intercettare, le caratteristiche della nostra offerta.

Se ancora non è chiaro non preoccuparti, vengo al dunque con esempi pratici.

Come applicare il marketing emozionale al tuo brand

Ma come è possibile mettere in pratica questa teoria al proprio prodotto/servizio?

Usare lo storytelling e il marketing emozionale nella strategia di content marketing è forse più semplice di quello che credi ma implica alcuni passi preliminari che riguardano la definizione della tua identità di brand.

Storytelling, emozioni e identità di brand

Capire il tuo perché ti aiuterà anche a definire le caratteristiche del tuo personal brand e trovare la struttura che ti permette di far uso del marketing emozionale per raccontare la tua attività.

Nel miei percorsi di consulenza e nel mio manuale sullo storytelling, propongo questo esercizio semplice dove chiedo di completare delle frasi.

Sembrano quasi senza senso ma ti assiciuro che sono indispensabili per trovare i valori profondi e la passioni che servono per costruire la strategia di storytelling emozionale.

  • Il mondo sarebbe un posto migliore se…
  • Le tre cose che mi piace fare di più sono…

Quello che scriverai ti aiuterà a trovare quelle idee che formano il tuo perché di cui parla Sinek.

Pensa alle cose in cui credi, alle cause che supporti e ai tuoi obiettivi.

La tua personalità è quel fattore chiave che ti permetterà di distinguerti dagli altri. Per dirla in marketese, è la tua “proposta di valore unica“.

Marketing emozionale esempi

Un fotografo trentenne che ama il trekking e gli sport invernali attrarrà un pubblico giovane che ne condivide le passioni.

Il suo cliente target sarà qualcuno che vede la fotografia come il mezzo per catturare il senso di adrenalina che si prova in cima alla vetta e sarà ispirato dai valori della libertà e dell’intraprendenza.

Un fotografo trentenne che si mostra sempre insieme alla famiglia all’interno delle mura domestiche attrarrà un pubblico diverso: probabilmente qualcuno che ama il senso di accoglienza dato dalla sicurezza e dal comfort e che si riconosce negli ideali della tradizione.

Questi professionisti vendono lo stesso prodotto ma sposano due visioni del mondo così diverse da non essere neanche diretti competitor.

L’elemento personale è la loro Unique Selling Proposition.

Il valore delle loro idee è ciò che li fa scegliere dai rispettivi clienti.

In un mondo che si muove a velocità impensabili, dove la nostra attenzione è distratta da una infinità di messaggi diversi, il valore delle emozioni è quella leva che fa realmente la differenza.

Come applicare il marketing emozionale al tuo brand conclusioni

Definisciti in base alla tua personalità e parla della tua visione del mondo ogni volta che comunichi con i tuoi potenziali clienti.

Fai attenzione all’autenticità però.

Se le emozioni e i valori sono indispensabili per intercettare la tua audience l’autenticità è quello che ti permetterà di crescere nel tempo e creare una community solida e coesa.

Quando avrai sposato una causa e l’avrai introdotta nella tua comunicazione dovrai rimanere coerente a quella visione per rafforzare il senso di appartenenza verso il tuo brand.

È questo che hanno fatto i più grandi!

Lavorare sul personal branding può sembrare un passaggio scontato ma è in realtà un elemento indispensabile di ogni strategia. 

Se vuoi lavorarci insieme, scrivimi!

Mi trovi sempre su IG come @silvi.mangini e ovviamente qui a casa mia!

Un abbraccio,

Silvi

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