E se a Settembre non dovessimo ripartire? Come sopravvivere alle formule imposte e riappropriarsi della libertà di fare quel che ci pare

che cosa è un brand

Comincio ogni giorno facendo yoga.

Poi, non per forza in questo ordine,
mi occupo di copywriting e strategia digitale,
scrittura e fotografia di viaggio,
dare fondamenta solide a progetti imprenditoriali ambiziosi.

Organizzazione, massimizzazione, definizione degli obiettivi, ripartenza, lancio prodotto, novità imperdibili, infusione cosmica di energie vitali quasi fossimo supereroi. 

Eccola la ricetta mortale legata alla retorica del ripartire a Settembre. 

E lo dice una che si è pure mossa in anticipo durante Luglio e Agosto per aver qualcosa in mano durante il mese della ripartenza.

E no, non esagero nel definirla “la formula mortale”, perché l’ostentazione dei risultati, anche se risultati organizzativi e gestionali, è una mazzata tra capo e collo per tutti coloro che per un motivo o per un altro non riescono a raggiungerli.

Soprattutto per quelli che contano solo sulle proprie spalle. 

Tu che leggi probabilmente, così come io che scrivo. 

La verità è che per gestire un business personale serve tanta organizzazione e metodo quanta accettazione dei propri limiti. 

Limiti che si misurano in energie a disposizione, tempo da dedicare a ogni compito o scadenza che ci siamo prefissati e cura di noi stessi e della nostra persona, perché senza questo elemento viene meno tutto il resto. 

Puoi ascoltare la versione audio di questo articolo nel mio podcast Lingua Digitale

Quindi, come sopravvivere al rientro?

ripartire a settembre

Credo che ognuno di noi abbia una sua risposta a questa domanda.

Non tutti infatti abbiamo gli stessi impegni, non tutti abbiamo lo stesso carico di responsabilità e la stessa infrastruttura sulla quale contare. 

In altre parole, se gestisci la tua attività personale ma sei anche genitore avrai molti più impegni dei miei che non lo sono; è anche vero che chi, come me, è nomade digitale, gestisce normalmente un carico di attività addizionali alla “semplice” gestione del lavoro, (prenotazione di spostamenti, airbnb, schede internet e moltissimi altri grattacapo che siamo abituati a gestire abitualmente e che non subentrano tra le cose da fare quando si vive in maniera stabile in luogo fisico). 

Quindi, stabilito che non esiste nessuna formula magica per gestire lo stress da rientro, ecco qual è stata la mia durante questa prima settimana di Settembre. 

Azzerare gli impegni: certo che puoi

Se mi segui su Instagram o se passi da questo blog abitualmente, saprai che vivo viaggiando, ed ecco infatti che durante le ultime due settimane di Agosto mi trovavo proprio in viaggio per rientrare in Italia dal Portogallo, in camper. 

Sono arrivata qui in Toscana dai miei, esausta e con un trasloco intero da gestire insieme al dovere di ripartire dopo le vacanze.

Quindi, dato che di fatto, non sono stata in vacanza (viaggiare per 5000 km è emozionante ma di certo non ti aiuta a riposare), quello che ho fatto dopo qualche decina di lavatrici è stato fermarmi. 

Ho azzerato tutti gli impegni della settimana, ad eccezione di un paio di consulenze che non potevo rimandare. 

Ho tolto la sveglia e non ho neanche praticato yoga, se non concedendomi qualche pratica Yin a fine giornata (sono pratiche statiche estremamente rilassanti). 

E ti parlo dello yoga per menzionare qualcosa che per me è estremamente importante. È quell’elemento che mi fa stare bene, che normalmente mi da l’energia per affrontare positivamente tutto il resto. 

Praticare ai miei ritmi abituali questa settimana, però, sarebbe stato solo eccessivamente stancante, e anche se sono una grande sostenitrice della tensione attiva verso le cose (agisci per vedere i risultati), riconosco anche l’importanza di rallentare, quindi ho eliminato anche lo yoga.

E anche se il sistema dice di ripartire da Settembre possiamo scegliere di azzerare i nostri impegni se è quello di cui abbiamo bisogno. 

ripartire a settembre

Perché ricorda, se sei qui è perché hai creato un business che è tuo.

E se lo hai fatto è perché hai scelto la libertà di gestirlo come meglio riesci e come meglio credi, secondo la tua idea di equilibrio e cercando la tua misura di sostenibilità. 

Io ti auguro di riconoscerlo e trovare lo spazio per piantare i giusti semi per creare ciò che conta davvero per te. 

Che potrebbe essere qualcosa di molto più grande che avere l’agenda piena a Settembre. 

Ti abbraccio,

Silvi

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