Strategie di comunicazione per aziende e freelance

che cosa è un brand

Comincio ogni giorno facendo yoga.

Poi, non per forza in questo ordine,
mi occupo di copywriting e strategia digitale,
scrittura e fotografia di viaggio,
dare fondamenta solide a progetti imprenditoriali ambiziosi.

Aziende strutturate da tempo si avvalgono di strategie di comunicazione per promuovere o rafforzare la loro brand reputation; intercettare clienti, favorire la memorizzazione del loro brand e, chiaramente vendere prodotti e servizi. 

Indubbiamente, e a maggior ragione in virtù dell’esplosione del mercato digitale, anche liberi professionisti e freelance oggi hanno bisogno di mettere in atto strategie comunicative per vendere i propri prodotti. 

Mi chiamo Silvia, sono una consulente di comunicazione online e content marketing strategist.

Aiuto aziende e freelance a strutturare strategie di content marketing digitale per promuoversi in rete e trovare clienti.

Oggi proverò a rispondere alle domande più comuni che ricevo sulle strategie di comunicazione, leggi l’articolo fino alla fine per raccogliere tutte le informazioni necessarie ad avviare la tua. 

Ready to go? 

Cosa si intende per strategia della comunicazione? 

Long story short:

la strategia della comunicazione è l’insieme delle azioni che mettiamo in pratica per entrare in contatto con i nostri clienti attuali e potenziali. Si basa sulla conoscenza del proprio mercato di riferimento, del proprio target merceologico e sulla chiara definizione della propria identità di brand. 

Non è possibile infatti creare un piano di marketing efficace senza avere questa conoscenza pregressa. 

Si parla di “strategia” della comunicazione, perché ogni sua componente deve avere un obiettivo strategico, cioè volto a raggiungere un certo risultato. 

Ecco perché conoscere con chiarezza il cliente finale è fondamentale per capire quali sono i contenuti (digitali e non) più idonei a convincerlo della bontà del prodotto; così come è essenziale per sapere dove intercettarlo, quindi capire quali mezzi includere nella campagna di marketing, e quali invece escludere. 

Quando lavoro con freelance per esempio, la domanda che ricevo più spesso è come crescere su Instagram o come usarlo per promuoversi.  Ma  Instagram non è il social più adatto a ogni marketing. Anzi, a volte il cliente finale non lo usa affatto e incentrare lì la comunicazione non porta risultati. 

Ecco che conoscere il proprio mercato è indispensabile per lavorare sulla strategia di comunicazione e marketing.

Come elaborare una strategia di comunicazione: le fasi

Pixabay

Quindi vediamo quali sono i passi essenziali nella definizione della strategia di comunicazione

1. Conoscere il proprio prodotto 

Non è scontato anche se può sembrarlo. La domanda “perché dovrei comprare da te anziché da qualcun altro?” Paralizza sempre aziende e liberi professionisti. 

É essenziale conoscere il proprio prodotto nel dettaglio: conoscerne le caratteristiche tecniche; aver individuato quello che in Inglese è la Unique Selling Proposition – la proposta di valore unica. 

Alcune volte, rare, questa è data da caratteristiche tecniche che rendono professionisti e aziende leader del loro mercato di riferimento, o addirittura monopolisti, cioè gli unici a vendere quel particolare oggetto/competenza. 

Più spesso la USP è data dalla definizione dell’identità di brand che unendo valori dell’azienda (o del professionista) alle caratteristiche specifiche del servizio / prodotto aiuta a verticalizzare i destinatari dell’offerta.

2. Conoscere il mercato di riferimento

Si deve sapere chi è e che cosa fa la nostra concorrenza per pianificare una comunicazione efficace e trasformare i propri punti di debolezza in punti di forza

Proprio come avviene durante la preparazione delle campagne elettorali americane, la cosiddetta SWOT Analysis è indispensabile per perfezionare la strategia. 

Lo studio del mercato spesso ci mostra aspetti che non avevamo minimante preso in considerazione e che invece diventano centrali nel ristrutturare la strategia. 

Ho parlato di come fare una ricerca di mercato con gli strumenti gratuiti che trovi in rete in questo articolo di tempo fa.

3. Aver definito l’identità di Brand in funzione del, e rafforzando il, posizionamento

Questi primi tre step del percorso si sviluppano di pari passo nella pratica. L’identità di brand è correlata alla componente valoriale del prodotto, così come sempre questa componente aiuta a discriminare i destinatari della comunicazione. 

L’esempio che sempre mi viene in mente per chiarire questo punto è proprio il mio: sono una consulente di comunicazione e marketing ma sono anche una nomade digitale, la mia comunicazione online esalta sempre questo aspetto; ne viene da sé che l’azienda contraria al lavoro da remoto e con una cultura aziendale plasmata sul lavoro in sede difficilmente si affiderebbe a me. Viceversa, quello non è senz’altro il cliente col quale io voglio lavorare, e nel mettere in pratica il mio content marketing, devo tenerne di conto. 

4. Definizione del piano della comunicazione

Date tutte le variabili precedenti è tempo di pianificare le azioni. 

Qui ci si deve chiedere: 

  • Quanto budget c’è a disposizione?
  • Quali mezzi di comunicazione coinvolgere nella strategia? (online e quali, offline e quali)
  • Quali contenuti specifici per raggiungere quali obiettivi?
  • Entro quanto tempo misurare i risultati?
  • Monitorare l’andamento della campagna

Strategie di comunicazione aziendale: che cosa cambia? 

strategie di comunicazione per aziende e freelance
Pixabay

Quando si tratta di strategie di comunicazione aziendale i passi da fare sono gli stessi.

Quello che cambia è chiaramente dovuto alla dimensione dell’azienda che porta a dover considerare anche la comunicazione interna e distinguerla, o meglio, omologarla, a quella esterna, con tutti gli stakeholder della compagnia. 

Qui ho parlato nel dettaglio di Comunicazione aziendale: cos’è e come farla.

Quali sono le strategie comunicative: esempi

Un esempio di strategia di comunicazione ti aiuterà senza dubbio a fare chiarezza dopo tutto quello che ci siamo detti.

Ti parlo di due casi studi sui quali ho lavorato di recente.

Strategia di comunicazione interamente online:

Questa cliente è una web designer freelance che lavora sia con aziende che altri liberi professionisti.

Dopo aver studiato il mercato di riferimento abbiamo definito una strategia di comunicazione multi-canale che coinvolge:

  1. Tre social media: Instagram, Pinterest, LinkedIn
  2. Il suo blog personale
  3. Campagne di advertising su Google e Facebook (in un secondo momento)

Questa strategia si sviluppa interamente online, partendo dal calendario editoriale del blog che risponde all’intento di ricerca di aziende e liberi professionisti (i rispettivi target della cliente). 

Gli articoli destinati ad aziende vengono poi condivisi su LinkedIn per intercettare le aziende che fanno scouting. Quelli per freelance invece su Instagram e in gruppi di imprenditoria ancora in target, su Facebook. 

Pinterest, grazie alla Seo con la quale la cliente ha definito il piano editoriale per il blog, porta traffico al suo sito web.

Strategia di comunicazione offline 

Un altro caso studio sul quale ho lavorato recentemente è quello di un neonato brand di prodotti ecologici e artigianali. 

I principali canali di vendita del cliente sono fiere e mercati offline anche se stanno aprendo un e-commerce per rafforzare le vendite anche nel digitale. 

Il piano di comunicazione definito insieme è basato principalmente su materiale cartaceo; banner pubblicitari, dépliant e piccoli gadget da distribuire in fiera e da spedire a chi ha già acquistato. 

In misura residuale, e per preparare il terreno agli acquisti futuri dall’e-commerce, abbiamo pensato ad un piano di comunicazione che includa Facebook (il social in cui è maggiormente presente il loro cliente target numero 1) e Instagram, insieme al blog aziendale e a una percentuale di advertising. 

Conclusioni

Questi sono solo due dei tanti esempi di strategie di comunicazione di cui avvalersi. 

Come avrai capito si tratta di un lavoro complesso e non causale, definito anzi nei minimi dettagli e che implica il coinvolgimento di molte figure professionali nella sua messa in pratica.

Infatti mi capita di collaborare con professionisti che si occupano della definizione del sito web dei clienti, della loro formazione Seo (indispensabile per la cura di un blog), o della definizione degli aspetti grafici del brand. 

In questo articolo ti parlo di Come creare un piano di comunicazione se vuoi iniziare a lavorarci in autonomia.

Se invece vuoi crearlo con me scrivimi!

Sarò felice di conoscere il tuo progetto! 

Usa Instagram @silvi.mangini o cercami qui, sono sempre all’estero 🙂

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